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venerdì 22 maggio 2015

PICCOLI GIORNALISTI DI 1 C - Intervista al preside Carlo Viara (I parte)




                             INTERVISTA AL PRESIDE DELLA NOSTRA SCUOLA
Martedì 12 Maggio 2015

1 C 
ALUNNA - Salve, può dirci brevemente i suoi dati anagrafici…
        Mi chiamo Carlo Viara. Sono nato a Torino il 31 Dicembre 1960.
SILVIA
1)     Era bravo a scuola? Qual era la sua materia preferita alle medie?
In generale ero bravo, andavo bene, ma mi piacevano soprattutto Matematica e Storia.
2)     Si ricorda la prima volta che si è innamorato? Come si è sentito?
Ricordo benissimo. Ero alle scuole medie e mi innamorai di una compagna che conoscevo sin dalle elementari. Il classico amore platonico.
3)     Che cosa pensa della nuova riforma della scuola? Secondo lei è una cosa buona?
Penso che sia difficile cambiare le cose nella scuola. Per esempio, io preferirei scegliere le persone con cui lavorare. In genere la nuova riforma della scuola è molto complessa. Per quanto riguarda le vacanze degli alunni non saranno in alcun modo toccate.
4)     Quali sono, secondo lei, le cose da migliorare nella nostra scuola? (Progetto Mensa, ristrutturazione aule o creazione di nuove, appendini in classe e banchi con sottobanco…)
La nostra scuola può migliorare. Penso, in futuro, a pareti colorate, sottobanchi, armadietti con il nome di ogni alunno, in cui ognuno può lasciare i propri oggetti, più libri per la biblioteca, attività pomeridiane, si potrebbe recuperare il vecchio progetto delle divise a scuola, l’avevamo già avviato ma si è fermato, e magari un tablet per ogni alunno

ELEONORA
5)     Come era la scuola ai suoi tempi? Per esempio, ha mai subito episodi di bullismo?
Non ho mai subito atti di bullismo ma ne ho visti subire. All’epoca non c’era molta attenzione per il fenomeno. Le scuole erano povere, con poche strutture. In classe avevo ragazzi anche molto maleducati. Avevo una brava insegnante. Io poi ho studiato nelle scuole della provincia e in quelle della città e la differenza era enorme, erano mondi diversi.
6)     Lei fuma? Da quando? Cosa pensa dei ragazzi della mia età che fumano?
Non fumo e non ho mai fumato. Dei ragazzi che fumano penso che si facciano del male gratuitamente, rovinando la propria salute, e che sperperino un sacco di soldi inutilmente. Mi spiace molto. Tanto tempo fa tutto era diverso. Anche i professori in classe fumavano, era permesso.
7)     Lei gestisce una grande scuola, Laini-Catullo-Papa. Dedica, quindi, molto del suo tempo e delle sue energie ai suoi studenti. Quando torna a casa, con i suoi figli, riesce a dimenticarsi di essere un dirigente e riesce a prendere le vesti di papà?
Mi dicono che penso sempre alla scuola e in effetti è così. Anche quando torno a casa c’è qualcosa da fare. Però sono molto legato a mia moglie e a mio figlio.
8)     Come si sente quando qualcuno non è d'accordo con lei? Accetta le critiche?
Credo di avere un carattere tranquillo e accetto le critiche, se sono motivate e giuste. Poi ci rifletto su. Tante volte ho cambiato idea. Per esempio, quando mi hanno detto che la password del registro elettronico dava problemi ho accettato critiche e suggerimenti. L’unica cosa che non ho cambiato è la squadra di calcio! Si deve cambiare idea. Però, se qualcuno dà problemi senza motivo, in quella circostanza mi arrabbio.
ANDREA
9)     Come passava le sue giornate quando era un bambino/ragazzo?
Studiavo e aiutavo nelle faccende quotidiane. Mi piaceva stare con gli altri ecc…
Più specificatamente, dalle 14 alle 14.30 giocavo, dalle 14.30 alle 16.30 studiavo, poi facevo mezz’oretta di merenda.
10) Cosa fa durante il suo tempo libero ora e cosa faceva quando aveva la nostra età?
 Amavo leggere, ho sempre letto molto e ancora oggi lo faccio, e camminare, andare in bici. Quando sono cresciuto, andavo a vedere le partite allo stadio Delle Alpi o facevo sport.
11) Quali opinioni pensa che abbiano gli studenti su di lei? Cosa pensa dei ragazzi di questa scuola?
A questo proposito ci teniamo a sapere cosa pensano gli alunni della scuola. Facciamo compilare un questionario ai ragazzi di terza con domande sull’istituto e su di me. I risultati mi sembrano soddisfacenti.
La scuola è composta da circa 1500 ragazzi. In generale, sono contento di loro. Penso che siano molto attaccati alla tecnologia e questo è sia positivo che negativo.
12) Cosa l'ha spinta a scegliere questa professione (di insegnante e di preside)? Quante ore lavora?
Quando ho finito la terza media avrei voluto iscrivermi al geometra, ma mio padre, che sapeva della grande passione per la lettura, mi ha iscritto al Magistrale. Poi ho fatto lo psicologo. Ero fidanzato con una bresciana, ho provato il concorso nella scuola qui a Brescia e l’ho vinto. Provando ad insegnare mi sono subito innamorato del mestiere.
Poi, quando ero vicepreside, il mio Dirigente mi ha sempre spinto perché provassi a diventare Preside, perché vedeva in me delle caratteristiche positive. E così…

Cosa insegnava alle scuole elementari?
Insegnavo ginnastica, matematica e informatica.

MATTEO
13) Che rapporto aveva con gli adulti?
In genere buono. Faccio un esempio, mio padre era una persona severa ma mi ha insegnato molto. A quel tempo al papà si dava del “lei” ma io gli parlavo dandogli già del “tu”, ma era una persona molto rigida.
Anche i professori erano severi e le famiglie davano molta importanza alle loro parole.
14) Qual è l’ultimo  libro che ha letto?
Leggo molto, come ho detto. Oggi leggo anche sul cellulare o sul tablet. Mi piacciono i saggi, i libri di viaggio e i gialli. A questo proposito l’ultimo libro che sto leggendo è quello dell’autrice di Harry Potter che ha cambiato il nome in Richard Galbraith e ha scritto Il baco da seta.
15) Cosa ne pensa del suo lavoro? Le piace? Le sembra facile? Qual è stato il momento più difficile come preside?
Fare il Preside è molto faticoso. Cerco di svolgere al meglio il lavoro anche se a volte mi manca il mio vecchio mestiere di maestro elementare. Non è facile essere Preside, da dieci anni sono qui a Desenzano come Dirigente, mi piace, ma se avessi saputo prima come era sarei rimasto un maestro.
16) Ci lascia qualche ricordo della maestra Marina?
La maestra Marina è stata un grandissimo aiuto per me. Ero appena arrivato a Desenzano e mi ha guidato nella scuola, mi ha accolto.


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